In viaggio nello spazio sopra il Mar Caspio con il volo numero 0360 da Istanbul a Osh: La vita sembra soffice e leggera in questo aeromobile pieno di persone che trasmettono tanta allegria. Ma all'improvviso ci chiediamo: CHE COSA STIAMO FACENDO QUI?!? Viaggiare con le attrezzature da scialpinismo nel nostro bagaglio è già un'avventura di per sé, è una vacanza in circostanze più difficoltose, un'immersione in un paese senza possibilità di fare wellness.
Per giungere alla nostra meta, la neve fresca e polverosa, dobbiamo uscire dalla zona di sicurezza e benessere tipicamente turistica. A spingerci a intraprendere questo viaggio d'avventura nel Kirghizistan è stata proprio la curiosità. E così che ci troviamo nella realtà quotidiana del nostro paese ospitante, nel bel mezzo della sua cultura, a contatto con le persone e con i loro usi e costumi basati su tradizioni anche millenarie.
Considerata la "regione povera" dell'ex Unione Sovietica, in Internet questo paese viene descritto come poco invitante, ma anche come un regno lungo la Via della Seta. Osh è per noi la destinazione di arrivo in aereo ed è una città che si vanta di essere più antica di Roma. In ogni caso la città è importante per noi soprattutto per la sua posizione centrale nel bel mezzo di catene montuose molto diverse tra di loro: la catena di Arslanbob è il nostro punto di partenza per le gite nelle montagne Fergana Range, Sary Tash con vista mozzafiato sul Pik Lenin 7134m e su tutta la catena Pamir, le montagne Kutschekelen nella regione Karasuu in mezzo a formazioni desertiche di colore rosso, verde e nero e montagne bianche ricoperte di neve.
In Kirghizistan lo scialpinismo diventa un dettaglio secondario meraviglioso, un passatempo fantastico in una realtà che ci rende umili e tolleranti nei confronti delle sconosciuto e dello straniero, poiché siamo noi gli stranieri a cui è concesso guardare, sentire e scalare le montagne.